Abstracts

Relatore: Silvano Tagliagambe

Titolo. Quale epistemologia per la tecnologia

Abstract: Il problema  di ordine culturale, di fronte al quale si trova  il docente del terzo millennio per affrontare le questioni  di ordine mediale-tecnologico, va declinato nei termini di quella svolta epistemologica, sulla cui necessità richiama da molto tempo l’attenzione del mondo della scuola Edgar Morin. Questo suo invito riscuote plausi incondizionati e indifferenziati, che prescindono dagli orientamenti didattici di chi lo fa proprio, spesso contrapposti tra loro e mutuamente esclusivi. Questa è l’indizio e il segnale di una mancanza di approfondimento e di autentica comprensione dell’esigenza da lui  prospettata. Occorre per questo interrogarsi sul nesso tra epistemologia e tecnologia e cercare di  capire quale sia il significato di quella svolta e in che cosa consista. Da questa analisi escono fortemente rafforzati per un verso il costruzionismo, in antitesi al cognitivismo in tutte le sue varianti, per l’altro l’esigenza di superare il mito del manuale e dei materiali didattici cartacei per orientarsi verso strumenti didattici più flessibili e adeguati ai contenuti della nuova proposta culturale.


Relatore: David Harris (SardegnaIT)

Titolo. Percezione, persuasione e pedagogia nell’epoca del profitto

Abstract: Gli ultimi anni hanno visto la confluenza in molte applicazioni informatiche di due grandi filoni di ricerca. Da una parte le scienze cognitive e psicologiche da cui la crescente consapevolezza dei limiti significativi della razionalità umana (nella capacità di valutare eventi probabilistici e statistici, nella percezione visiva ed uditiva degli eventi esterni, nella capacità di analizzare eventi razionalmente). Dall’altra, l’informatica, con l’analisi di grandi quantità di dati in forma digitale e il rapido sviluppo degli algoritmi di intelligenza artificiale.
Purtroppo, oltre agli indiscutibili benefici inerenti l’evoluzione tecnologica, alcune grandi società di tecnologia e i loro clienti (in vari settori dalle assicurazioni alla sanità) stanno approfittando di queste conoscenze per manipolarci a fini commerciali, restringendo progressivamente le nostre sfere di privacy e d’autonomia.  Nel contempo, molti posti di lavoro sono minacciati ed è probabile che i nuovi lavori creati dalle innovazioni tecnologiche tenderanno a favorire la sostituzione di attività ad oggi considerate protette con altre attività di bassa autonomia e di scarso contenuto intellettuale.
Cosa possiamo insegnare ai giovani per evitare il progredire di questa distopia, e favorire invece lo sfruttamento delle tecnologie per il bene comune, e come possiamo utilizzare le tecnologie stesse per agevolare il processo?


Relatore: Lourdes Guàrdia (UOC Barcelona);

Titolo. Learning Ecologies; expanding learning scenarios.

Abstract: The use of ICT in education expands the potential learning space for professional development and updating skills, thereby facilitating the concept of “lifelong learning”. But the potential benefits of ICT go much further than just lifelong learning, as they also promote both “life-wide learning” and “life-deep learning”. In addition to the time spent by each individual on his/her formal professional development, there is also the time spent on informal development via unplanned contacts and experiences “life-wide”. In this scenario emerges the concept of Learning Ecologies seen from different perspectives and approaches. Personal and professional development needs to be so much more than simply studying and learning an academic curriculum; all the interactions and activities in our environment, it doesn’t matter if are in a formal or informal context, can provide us opportunities for learning.


Relatore: John Domingue

Titolo. Blockchains: a new paradigm for life-long learning

Abstract: Blockchains are best known as the technological underpinning for the Bitcoin cryptocurrency highlighted for its potential to revolutionise the financial world. For example, World Economic Forum survey in 2015 found that those polled believe that there will be a tipping point for the government use of blockchain by 2023.[1] The reach of blockchain technology, however, will go beyond the financial sector however, through the use of ‘smart contracts’ which allow business and legal agreements to be stored and executed online.
At the Open University we have been conducting experiments in deploying blockchains in OU courses. In this talk I will cover how we have been using blockchains to manage micro-accreditation (including badging), ePortfolios and peer accreditation in a variety of settings. I will also outline our initiatives to setup national and international blockchain networks and how blockchains could herald the emergence of Uber-style universities.


Relatore: Peter Szegedi (GÉANT)

Titolo. Next Generation Schooling – The Up2U Project

Abstract:The key objective of the Up2U project is to bridge the gap between secondary schools and higher education & research by better integrating formal and informal learning scenarios and adapting both the technology and the methodology that students will most likely be facing in universities.
The learning context from the perspective of the secondary school students is the intersection of formal and informal spaces, a dynamic hybrid learning environment where synchronous activities meet in both virtual and real dimensions.
For this, we propose to develop an innovative Up to University (Up2U) ecosystem – based on proven experiences in higher education and big research – that facilitates open, more effective and efficient co-design, co-creation, and use of digital content, tools and services adapted for personalised learning and teaching of high school students preparing for university. We will address project based learning and peer-to-peer learning scenarios.


Relatore: Gabriella Paolini (GARR)

Titolo. Formare al digitale usando il digitale.

Abstract: L’esperienza del GARR nella formazione degli insegnanti in modalità blended e in autoapprendimento con il progetto Progress in Training e con l’iniziativa Conoscere Internet. Gioie e dolori del formare al digitale usando le piattaforme digitali. L’importanza delle comunità di pratica. La grande sfida del progetto UP2University.


Relatore: Donatella Capaldi 

Titolo.  Passaggi obbligati: i transversal skills tra formazione secondaria e terziaria

Abstract: Nella prospettiva di un ambiente educativo ibrido fra istituzioni e reti, in cui si sviluppino pratiche di apprendimento essenzialmente project based, occorre superare l’attuale sistema in cui scuola, università, formazione e aggiornamento professionale fissano i loro obiettivi in modo totalmente autoriferito e separato. Uno snodo decisivo è il passaggio dall’educazione secondaria alla terziaria, la cruna dell’ago su cui occorre porre la massima cura anche nella società delle reti, per rimuovere quei blocchi tradizionali (fine dell’obbligo, dropout elevato nei primi anni di università, carenza di strumenti per la specializzazione professionale) che diventano sempre più negativi in un mondo di knowledge workers. Ma alla formazione di quali skills dei 18-19 enni devono essere indirizzati i modelli di apprendimento della scuola? Le elaborazioni delle più importanti agenzie e osservatori internazionali offrono alcune indicazioni su cui lavorare, soprattutto in tema di Media & Information Literature Skills, Cognitive Skills, Soft Skills.


Relatore: Riccardo Porcu

Titolo. Progettare la trasparenza accessibile

Abstract: La “trasparenza accessibile” risponde alla crescente domanda di informazione, comunicazione e partecipazione del cittadino italiano e non (collettività) nell’interazione, non sempre agevole, con le Istituzioni pubbliche,  in un contesto internazionale complesso dominato dall’“information overload” e dall’eccesso di servizi offerti. La mera pubblicazione di insieme di dati (open e big data) non è sufficiente a rendere adeguatamente edotto il fruitore dei servizi all’uso consapevole degli stessi ed alla collaborazione nelle scelte di democrazia partecipativa, per le quali occorre formare nuove e rinnovate competenze dei 3,2 milioni di civil servants del futuro.
I temi maggiormente presenti nei nuovi (vecchi) media italiani, inerenti  la cronaca nera, l’immigrazione ed il terrorismo riverberano radicalmente, enfatizzati dalla comunicazione politica, nell’agire della pubblica amministrazione, proponendo nuove domande e richiedendo adeguati strumenti di management e governance delle risorse umane, strumentali e finanziarie.
Il cambiamento del paradigma nell’approccio integrato ai tre mondi della formazione la rete, il blended learning e l’ibrido tra (in) formale e non, richiede un management pubblico capace di utilizzare nuovi strumenti di apprendimento/formazione continua, coinvolgimento e motivazione del personale, attraverso la pratica di scienze applicate quali il coaching nella selezione/gestione dei team di progetto ed il mentoring associato al piano delle performance.
La Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari ha fondato l’osservatorio socio-territoriale per la comunicazione quale strumento imprescindibile per monitorare la percezione dei pubblici interni ed esterni e la qualità erogata dalla pubblica amministrazione, al fine  di diffondere la cultura dell’organizzazione del lavoro per processi e l’imprescindibile valutazione degli effetti delle politiche pubbliche, quale strumento di riconoscimento del merito nella promozione dei talenti.
Verranno presentati le modalità adottate per la costruzione del team dei comunicatori pubblici ed i progetti “camineRAS” e “socialWALL”, come esempi di tecniche applicate per l’ascolto e l’interazione attivi del cliente/utente, progettati e certificati in accordo alla norma in materia di gestione dei processi di qualità UNI EN ISO 9001 del 2015.


Relatore: Gianni Fenu

Titolo. Nuove tecnologie e terza missione

Abstract: Il ruolo che le università possono giocare nel panorama formativo deve tener conto della terza missione degli Atenei e come questa possa incidere nella crescita del tessuto produttivo e nella qualificazione del territorio. Le nuove tecnologie didattiche offrono strumenti di crescita coerenti con la nuova società digitale, con la mutata sensibilità sociale e con la crescente mobilità degli individui.


Relatore: Tommaso Minerva

Titolo. L’Open Education per connettere scuola, università e formazione

Abstract: L’Open Education per connettere scuola, università e formazione. Nella relazione verranno introdotte le principali esperienze internazionali di Open Education, principalmente MOOCs, approfondendo la nuova esperienza italiana del Network EduOpen cui, al momento, aderiscono 17 atenei italiani. Il tema dell’Open Education verrà inserito all’interno del framework europeo della formazione come una opportunità per le istituzioni formative per connettere i vari gradi di formazione (dalla scuola all’università) e per il  mondo professionale e della formazione continua.

 

Conferenza internazionale sulla metamorfosi della didattica nel nuovo ambiente mediale e tecnologico