Panels
11 maggio pomeriggio:
Changing classroom discourse in the new media classroom. La metamorfosi della didattica nel nuovo ambiente mediale e tecnologico
I problemi che si trova davanti il docente del terzo millennio sono essenzialmente due, strettamente connessi tra di loro: uno di ordine culturale, l’altro di ordine mediale-tecnologico.
Da una parte, nella mediasfera digitale in cui viviamo caratterizzata sempre più da tecnologie portatili e di piccole dimensioni, è divenuto ormai impossibile separare ed isolare un ambiente formale di apprendimento da tutte le narrazioni e gli immaginari che si producono all’esterno: miti, metafore, storie che provengono da ambienti mediali spesso alieni al docente e che oggi assumono sempre più forme narrative ibride e ri-mediate (ad esempio saghe romanzesche, che diventano film, serie tv o videogiochi).
Dall’altra, se il docente vuole intercettare e implementare le dinamiche di interazione, di collaborazione e di condivisione non può ignorare il fatto che esse oggi hanno come ambienti di riferimento non più (o non solo) i luoghi fisici e nemmeno i “vecchi” forum e blog, ma ambienti porosi e non facilmente circoscrivibili come Facebook, Twitter, Instagram, WhatsApp.
Attraverso la presentazione del libro Natural Born Pedagogy e del numero della rivista Mediascape su “Educare/Educarsi nell’ambiente digitale”, il panel vuole fare ordine all’interno di due temi di ricerca che spesso si confondono: nuove tecnologie per la didattica e la didattica all’interno della mediasfera ipertecnologica.
12 maggio mattina (Panel in inglese):
Formale informale. Piattaforme e ecosistemi specializzati nella didattica nell’era dei social network avanzati
L’ambiente dei social network ha raggiunto un livello maturo, sia in termini di crescita esponenziale degli utenti, sia in termini di articolazione e di pratiche. In un panorama informale che vede “battersi” colossi della digital culture come Facebook, Google, Twitter, Linkedin, ci si chiede – ancora una volta – se le piattaforme didattiche o altre infrastrutture on line abbiano un ruolo, una funzione, un’utilità, una specificità che le contraddistingue e le rende una pratica non ancora archiviabile. Non solo un confronto tra peculiarità del formale e dell’informale, tra VLE e PLE, ma anche tra diverse prospettive rispetto all’agire didattico in un contesto fortemente influenzato dal digitale.
12 maggio pomeriggio:
L’e-learning può connettere scuola, università e formazione sul lavoro?
L’evoluzione dell’ambiente comunicativo, della cultura, e dell’economia rendono sempre più inattuale la separazione fra i tre mondi della formazione. La rete, il blended (e-)learning, l’ibrido tra formale, non formale e informale, l’open education sono a disposizione per una svolta, anche in Italia, verso nuove architetture dell’apprendimento, che possono determinare anche nuove scelte istituzionali. Una discussione su direzioni di lavoro e prospettive.